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Cresciuto a Ponte di Legno, ho 34 anni; nella vita sono un artigiano, mi occupo di tatuaggi e di musica.
Ho cominciato a suonare da bambino e da allora ho sempre continuato.
Iniziare a tatuare è stata la conseguenza di tante cause, ma penso che la più importante sia stata proprio la musica, sono due facce della stessa medaglia.
Essendo un amante di diversi generi musicali notavo che spesso i componenti dei gruppi, o dei singoli esponenti, avevano in comune il tatuaggio, anch’esso composto da diverse stilistiche. È stato abbastanza immediato il passaggio da cliente a realizzatore.

Ad oggi quando sono impegnato a tatuare o suonare non so quale sia la differenza, entrambe mi hanno portato in diversi posti d’Italia e a volte del mondo; non prevale un’emozione in particolare, sono due aspetti della vita che abbracciano le emozioni più diverse, dall’amore all’odio, rabbia e pace, divertimento e tensione, nostalgia e adrenalina, e volte anche indifferenza. Il titolo che ho scelto per la raffigurazione è “Remissione”, riferito a colui che ha fatto di questo concetto un modo di vivere, più interessato a capire perché si commette un peccato piuttosto che condannarne semplicemente il peccatore, dal quale poi è nato questo simbolo che non lascia spazio a molte interpretazioni.