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Domande Frequenti

Eccovi un elenco di Domande Frequenti per aiutarvi a chiarire dubbi (anche tecnici) sulle nostre edizioni.

 

1) Che cosa pubblicate?

Pubblichiamo libri in digitale e in cartaceo sui seguenti temi:
– Saggistica e manualistica su Esoterismo, Magia, Tradizioni Popolari, Stregoneria, Divinazione, Cabala, Alchimia, Tradizioni Sapienzali, Spiritualità, Salute e Benessere Naturale.
Narrativa a sfondo fantastico, misterioso ed esoterico per adulti e ragazzi (Young Adult).

 

2) Che cosa NON pubblicate?

Non pubblichiamo racconti singoli, fumetti, horror, spiritismo, ufologia, fantascienza, erotismo, religione, romanzi surreali umoristici, autobiografie a sfondo filosofico e mistico, narrativa a sfondo sociale, libri scolastici o didattici, libri per bambini, libri con annessi CD o DVD.

 

3) Con voi si può fare self-publishing?

Se intendete il pubblicare un testo così come lo avete concepito, senza correzione delle bozze, senza che un editor esamini i contenuti e controlli se ci sono errori sostanziali oltre che formali, in particolare nella saggistica, no, non si può. Se è questo che cercate, basta che giriate sul web e troverete decine di editori che vi offriranno questa formula, sia per libri in digitale, sia in cartaceo. Purtroppo, anche se dal self-publishing sono usciti ottimi libri, si è moltiplicato a dismisura il numero di opere scadenti nella forma come nel contenuto. Il nostro è un genere di nicchia (una nicchia molto piccola), quindi preferiamo puntare sulla qualità e curare l’edizione al meglio.

 

4) Perché scegliere il digitale?

Il motivo principale è il costo, a tutti i livelli.
A livello generale, costa al nostro pianeta la materia prima per fare la carta, che si ottiene abbattendo gli alberi, che già sono sempre di meno… e costa il ciclo industriale di produzione della carta, che inquina. Chi abitualmente legge con gli e-reader, dato il prezzo molto più accessibile di un eBook rispetto al libro di carta, sa che con gli stessi soldi potrà comprare tre o quattro libri. Per chi scrive, soprattutto se è al suo primo libro, un eBook è un vantaggio, perché il prezzo basso attirerà più amanti del genere disposti a rischiare i pochi euro di una edizione digitale su uno sconosciuto, ma non i molti euro di una edizione cartacea. Per l’editore, col digitale finiscono i problemi dell’invenduto, del macero e della gestione del magazzino.

 

5) Chi ama il libro tradizionale può comunque pubblicarlo anche su carta?

Certamente. Per la maggior parte degli scrittori e dei lettori il libro resta qualcosa da tenere tra le mani, da sfogliare. Malgrado la praticità e i bassi costi delle nuove tecnologie, quando si dice “libro” si pensa sempre, per prima cosa, al libro di carta.

 

6) Ma c’è davvero chi preferisce il digitale?

Sì e no. Dopo il boom dell’eBook degli ultimi anni, specialmente in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, paesi di lettori fortissimi (dove il digitale era diventato un temibile concorrente del cartaceo, addirittura sorpassandolo per alcuni generi), negli ultimi mesi si è invertita la tendenza: il digitale tiene, ma con piccole flessioni, a fronte di una crescita del libro cartaceo.
In particolare, i romanzi vendono bene in digitale, e saggi e i manuali molto meno.
In Italia, in parte perché siamo più tradizionalisti, la carta non ha perso il suo fascino e il libro “all’antica” continua ad andare bene; anzi, per quel che riguarda la saggistica la carta continua a essere la preferita.
Bene… compatibilmente col fatto che siamo un paese in cui si legge poco e chi non ama i libri purtroppo non li legge in nessun formato.
Invece chi legge molto apprezza il digitale, in particolare i nuovi autori di narrativa: si possono avere centinaia di romanzi in un piccolo spazio, portarseli dietro ovunque e leggerli senza stancarsi la vista grazie all’inchiostro elettronico, che simula la pagina stampata, e allo schermo speciale (che non è retro illuminato come quello di un normale computer). Chi ha difficoltà di visione può ingrandire il testo, chi ama sottolineare, scrivere note e commenti lo può fare senza devastare il libro. E chi non ha un e-reader può comunque leggersi un .PDF sul suo solito PC, senza costi aggiuntivi.

 

7) In quali formati si trovano i libri digitali e come si leggono?

Il formato più comune è il .PDF, praticamente identico alla pagina stampata, che si può leggere su ogni supporto (anche se è sconsigliato per schermi inferiori ai sette pollici). Poi c’è l’ePub, che si può leggere ovunque così com’è, compresi Tablet, iPhone, iPod e Smartphone, perché la sua impaginazione è dinamica e si adatta alle dimensioni dello schermo. Chi ha un Kindle, che non legge gli ePub, può fare la conversione nel formato .MOBI.

 

8) Che tipo di contratto fate?

Il contratto che ti faremo sarà personalizzato a seconda dei tuoi desideri, del tipo e delle potenzialità del libro. Alcuni autori sono già appagati dalla sola pubblicazione in digitale; altri vogliono anche un po’ di copie su carta per farne dono a parenti e amici; altri ancora hanno la voglia e il tempo di darsi da fare per auto-promuoversi, magari abbinando la vendita del libro cartaceo a presentazioni, corsi, conferenze, seminari specifici sull’argomento trattato. C’è chi ha bisogno di un libro edito per acquisire crediti nell’ambito lavorativo; chi vuole solo provarci per vedere come va e non si impegna per più di una edizione; chi vuole un contratto tradizionale; chi considera il libro il suo sogno nel cassetto e amerebbe vederlo realizzato, anche se preferisce uno pseudonimo perché non vuole farsi conoscere personalmente come autore…

 

9) Quanto costa pubblicare il mio libro?

A parte la spesa dell’iscrizione alla nostra Associazione come Socio Autore (100 euro), non ti verrà chiesto altro; inoltre non avrai alcun obbligo di comprare copie del tuo libro.

 

10) Come posso far conoscere e vendere il mio libro, una volta pubblicato?

Da parte nostra provvederemo a informare i Media, i siti e i blog a tema, ma sappi che niente funziona più del passaparola, quindi preparati a darti da fare in prima persona, se davvero vuoi farti conoscere. Sul nostro sito ti verrà data una pagina con la presentazione del libro e i metodi per comprarlo, oltre alla tua biografia.
Noi facciamo quasi esclusivamente vendita diretta.
In caso di libro in digitale, metteremo un watermark sulla copia, personalizzandola in modo che non si possa riprodurre la tua opera e venderla abusivamente; poi la invieremo all’acquirente.
Per le copie in cartaceo, verranno inviate a chi ne avrà fatto richiesta con invio tracciabile.

 

11) Che cos’è un “watermark”?

Fa parte dei cosiddetti “Social DRM (Digital Right Management)”, cioè protezioni che permettono il prestito o la rivendita del libro digitale, esattamente come si può fare con un libro di carta, ma all’interno hanno i dati di chi ha acquistato il libro. Invece i DRM usati da Adobe e da Kindle permettono solo al compratore o a un numero prestabilito di lettori (fino a sei) di vedere l’opera.

 

12) Con questo la mia opera in digitale sarà assolutamente al sicuro?

In teoria sì, in realtà no, perché qualunque protezione si inventi, dopo pochi giorni il web sarà pieno di istruzioni per violarla. Questo è un problema che hanno tutti e puoi controllare facilmente, facendoti un giro nei siti che spiegano come rendere inutili le crittografie di ogni tipo.
Però, se è vero che questo potrebbe farti (e farci) perdere guadagni, riteniamo abbastanza improbabile che siano in molti a scegliere questi metodi (che sono illegali e quindi passibili di sanzioni) per risparmiare i pochi euro del formato digitale regolare, comunque pagando un .PDF abusivo (fatto “piratando” una versione digitale o una cartacea) e poi stampando da sé il testo in casa, cosa che ha comunque i suoi costi in carta, inchiostro e tempo e non potrà mai essere paragonabile a un libro vero.
Infine c’è da considerare che i sistemi di protezione rigidi non piacciono al pubblico: sul web infuriano le polemiche sulle limitazioni della libertà dei lettori, perché alcuni DRM non permettono di prestare il libro o venderlo dopo averlo letto (cosa consentita dal libro di carta). E occorre dire che chi ha scelto sistemi “morbidi” di protezione, come il watermark, o addirittura nessuna protezione, è stato premiato da grande successo di vendite.